Franchising: l'unione fa la forza!
In Fau, la divisione di bmv che si occupa dello sviluppo di reti di franchising, ve ne parliamo ormai da molto tempo, fare franchising non è un vezzo, ma una precisa scelta d’azienda, che ha varie implicazioni e che parte da un presupposto preciso. A monte, un detto: l’unione fa la forza. Che ben descrive l’approccio che crediamo qualsiasi imprenditore dovrebbe mettere in campo.
D’altronde, cos’è il franchising se non la concretizzazione dell’idea per cui fare le cose assieme sia più semplice che farle da soli? Anche per questo nasce il franchising e l’idea cui ruota attorno: costruire un network in cui l’affiliato rimane sempre un imprenditore autonomo ma articolato per rispondere ad una esigenza di mercato, non solo suddividendo gli inevitabili rischi che si presentano durante il percorso, ma avendo anche una solida rete di sostegno che previene da cadute rovinose. A maggior ragione, in un’epoca particolarmente fluida come quella che stiamo vivendo.
Quanto la pandemia abbia influito sull’economia mondiale è sotto gli occhi di tutti. Ma, seguendo il punto di vista delle aziende, è proprio cercando soluzioni ai problemi che Covid-19 ha fatto emergere che si può dare nuovo slancio alle strategie di crescita e sviluppo. Questa modalità di fare impresa presenta un vantaggio indubbio: unire gli investimenti, suddividendo il rischio.
Ma la capacità di fare squadra non si riduce al solo ambito degli investimenti. C’è un fattore che spesso viene infatti sottovaluto. La struttura del franchising permette una doppia gestione del know-how. Da un lato viene trasferito – per così dire – verticalmente, cioè il franchisor trasmette al franchisee tutte le nozioni utili per avviare la sua attività e gestirla con successo. D’altra parte però, quando la rete si allarga, saranno anche i franchisee a contribuire al miglioramento delle pratiche aziendali, avendo facoltà di suggerire modus operandi finalizzati al miglioramento complessivo della struttura.
Come si diceva, è l’unione che fa la forza!